La mindfulness a scuola

La mindfulness è una pratica di consapevolezza di origine buddhista introdotta nel mondo occidentale da Jon Kabat-Zinn sul finire degli anni ’70. 
Significa portare attenzione in modo deliberato al momento presente, con un atteggiamento non giudicante.

La pratica risulta  una capacità accessibile a tutti, che si sviluppa attraverso le pratiche di meditazione, per poi essere introdotta nella vita di tutti i giorni, momento dopo momento.

Con il tempo si allena la mente a concentrarsi sul qui ed ora in modo consapevole, notando la frequenza con cui tende a vagare con pensieri sul passato o sul futuro.  Si coltiva un atteggiamento di non giudizio nei confronti della propria esperienza, sviluppando un sentimento di amorevole gentilezza verso di sé che permetta di ritrovare un senso di quiete interiore in qualunque luogo.

Benefici della mindfulness

Numerose ricerche scientifiche stanno studiando gli effetti della mindfulness, evidenziandone i benefici sia sulla  salute mentale che su quella  fisica.

A livello psicologico consente di sviluppare maggiore capacità di resistenza allo stress, autostima, flessibilità mentale, empatia e soddisfazione per la vita.

Diminuisce i sintomi delladepressione, abbassando ancheil rischio di ricadute, e dell’ansia. Possiamo dire che la Mindfulness è uno strumento utile per regolare le proprie emozioni.  A livello fisico aumenta le capacità del sistema immunitario, e produce effetti salutari su chi soffre di ipertensione, asma, problemi cardiaci e dolori cronici.

Perché la mindfulness a scuola?

È possibile usare la mindfulness a scuola, con interventi rivolti agli studenti  come anche ai docenti.

Dalla letteratura scientifica si evince che la Mindfulness viene utilizzata per affrontare problemi comportamentali negli allievi, per le difficoltà di attenzione e concentrazione, stress scolastico e attacchi di panico, o lo stress dei docenti che conduce spesso al burnout.

Esiste anche un approccio più strettamente educativo, basato sulla consapevolezza. In questo caso la mindfulness viene introdotta come percorso formativo e comprende tre momenti: 

  1. la consapevolezza esistenziale, intesa come la capacità di osservare sé stessi e di non soccombere ai propri stati emotivi e mentali; 
  2. la consapevolezza etico-relazionale, ossia la capacità di entrare con l’altro in una relazione basata sulla comprensione; 
  3. la consapevolezza politica, il percepirsi come soggetti responsabili e agenti di cambiamento sociale.

Praticare la Mindfulness porta anche benefici dal punto di vista sia fisico che cognitivo, uno studio dell’Università di Harvard ha mostrato un ispessimento della corteccia cerebrale (un’area responsabile in parte dell’attenzione e dell’integrazione emotiva) nei partecipanti alla Mindfulness in appena otto settimane. I risultati ottenuti nel tempo hanno indicato che implementando il programma di mindfulness nelle scuole può portare a:

  • miglioramento della salute mentale degli studenti;
  • benefici emotivi per gli studenti a rischio;
  • sviluppo delle abilità nella prima infanzia;
  • maggiore coinvolgimento degli studenti.

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